Il fuso orario si fa sentire presto e resistiamo a letto fino alle 6.45.
Verso le 7.30 usciamo e ci dirigiamo verso Starbucks dove facciamo la prima colazione americana del 2013…
Dopo il blueberry muffin d’ordinanza andiamo al supermercato (Publix) a comprare l’ombrellone. È la patria del cibo pronto. Dalle insalate alle paste ai 4 formaggi…
Desistiamo alle orride tentazioni e, comprato “incidentalmente” un carica batterie da Batteries Plus (la patria della batteria da quella per il cellulare a quella per la golf cart, siamo in Florida…), torniamo al nostro hotel per poi andare in spiaggia.
Il mare è agitato e porta a riva molte alghe, ma le persone che vengono qui, intasando strade e parcheggi (con flat rate che possono arrivare a 40$ al giorno), lo fanno con la sacrosanta intenzione di grigliare almeno 6 ore, data la quantità di carne, bracieri e gazebo (sì, quelli che noi usiamo in giardino) che si sono portati da casa.
Noi dopo la mattina in spiaggia andiamo a pranzare in uno dei tanti locali lungo la spiaggia e decidiamo di passare il pomeriggio in piscina.
Dopo il meritato relax, prima di cena decidiamo di andare a fare una passeggiata lungo la spiaggia.
Sarà per il week end del Memorial Day, sarà per il posto, ma con nostra sorpresa sorpresa scopriamo che la gioventù del posto è pervasa dallo spirito dello Spring Break.
I bar sparano musica ad alto volume e la strada è affollata da ragazzi che a bordo delle loro auto degne delle migliori puntate di Pimp My Ride cercano di rimorchiare qualche avvenente fanciulla locale.
Divertente, ma decidiamo di tornare verso il nostro hotel, dove l’atmosfera è un filo più tranquilla.
Ceniamo da Dos Caminos, un ristorante messicano con arie a ristorante d’alta cucina. Dopo di che andiamo a dormire.